AA. VV.
Con delibera del 4 giugno 2020, il Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato le linee guisa sull’organizzazione del settore delle procedure esecutive e concorsuali nella “fase 2” dell’emergenza COVID-19. L’intervento, che si colloca nell’ambito delle “buone prassi” promosse dal C.S.M. mediante l’istituzione di un Osservatorio permanente per l’efficienza delle procedure esecutive, è particolarmente opportuno, dato che la legislazione primaria non solo non ha dettato specifiche disposizioni in materia esecutiva, ma ha addirittura lasciati liberi i tribunali di procedere ciascuno nel modo ritenuto più opportuno, così favorendo l’insorgere di prassi molto variegate sul territorio nazionale.
I punti salienti su cui il C.S.M. ha posto l’accento sono:
la celere distribuzione del ricavato già depositato sui libretti delle procedure esecutive (c.d. Cash in Court), preferibilmente delegando al professionista anche la fase della approvazione del progetto di distribuzione e utilizzando, ove possibile, modalità telematiche per la gestione dei mandati di pagamento;
una più oculata gestione della sospensione delle procedure esecutive aventi ad oggetto la “abitazione principale” del debitore, da attuarsi anche mediante la nomina immediata di un custode o allo scopo di accertare la reale situazione occupativa del bene;
la prosecuzione di tutte le altre procedure esecutive, con la fissazione dell’udienza per l’autorizzazione alla vendita ex 569 c.p.c., evitando un rallentamento del ruolo, che comunque dovrà essere recuperato dopo il 31 luglio 2020;
l’adozione di modalità di vendite telematiche pure, sincrone o asincrone, anche per le procedure per le quali si era inizialmente previsto diversamente; le vendite non telematiche ovvero quelle con modalità telematiche miste sono decisamente sconsigliate (l’opportunità di ricorrere alle stesse dovrà essere valutata con “particolarissima attenzione”).
Con la medesima circolare, il C.S.M. ha dettato linee guida anche per l’efficientamento delle procedure concorsuali dopo la pausa imposta dal COVID-19.